Sulla Via Francisca del Lucomagno la natura è sempre presente pur restando immersi nelle zone abitate di tre province lombarde: Varese, Milano, Pavia.
Il percorso entra in Italia sulle sponde del Lago di Lugano, a Lavena Ponte Tresa. Da qui si cammina tra boschi e borghi, si attraversano città e parchi, si costeggiano corsi d’acqua e si passa da dolci dislivelli collinari alla Pianura Padana.
Un cammino ricco di punti di interesse, che può essere spezzato e percorso anche in blocchi di due giorni.
Vi abbiamo proposto qui il primo blocco da Lavena Ponte Tresa a Varese, oggi vi proponiamo il secondo da Varese a Castellanza.
Lunghezza: 15 km
Salita: 223 m
Discesa: 328 m
Fondo: in maggioranza asfalto ma con una buona parte di sterrato
Si passa dalla prima grande città alla zona del Seprio.
Da Varese di scende a Casbeno, poi Capolago, infine si risale per i primi paesi che toccano il Parco RTO (Rile Tenore Olona).
Da Morazzone in poi si cammina nel verde fino a Castiglione Olona, un borgo ricco di arte e cultura che chiude il primo giorno di avventura.
Per raggiungere il punto di partenza si può arrivare in treno fino a Varese, anche dal vicino aeroporto di Malpensa.
Le compagnie consigliate sono Trenord (che prevede uno sconto ai pellegrini che sono in possesso della credenziale) e Tilo per chi arriva dalla Svizzera.
Varese conta tre stazioni: due adiacenti in centro città e una a Casbeno (www.trenord.it).
Castiglione Olona:
Agriturismo Green Fantasy e Ostello Pellegrino Gornate Superiore – Castiglione Olona (a 1 km da Caronno Corbellaro, si gira a destra lasciandosi alle spalle la chiesetta, da lì un solo km tutto sulla strada per Gornate)
Lunghezza: 21 km
Salita: 44 m
Discesa: 100 m
Fondo: in maggioranza asfalto ma con una buona parte di sterrato
La tratta è facile e immersa nella natura. Si costeggia il fiume Olona su pista ciclopedonale, nata dove un tempo passava la ferrovia della Valmorea.
Molto presente anche l’archeologia: quella industriale della Valle Olona e quella più antica raccontata dal Monastero di Torba e dagli scavi di Castelseprio.
In questa tappa è consigliabile portare una scorta d’acqua in più perché, attraversando meno centri urbani, le risorse idriche sono inferiori.
Si può tornare in treno da Castellanza, linea Saronno-Novara, oppure ci si può spostare con la Stie, linea 110 (www.stie.it)
Le ferrovie Trenord offrono uno sconto sul biglietto dei pellegrini, basterà presentare la credenziale della Via Francisca.
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